L´antica cucina sarda si racconta

13.12.2010 20:14

 

Seicento e più testimonianze orali di altrettanti anziani abitanti di oltre trenta paesi della provincia di Sassari. Sono gli importanti numeri del progetto di studio e ricerca “Raccontando Sapori” promosso dalla Biblioteca di Sardegna con il patrocinio della Provincia di Sassari e dedicato alle antiche tradizioni alimentari sarde. Come si faceva il pane in casa agli inizi del Novecento? E l’olio come veniva prodotto? Come si macellava il maiale? Quali erano le ritualità culinarie che accompagnavano le cerimonie di matrimonio nei primi decenni del secolo scorso? A rievocarne memoria sono i protagonisti di questa inedita indagine etno-demo-antropologica che mette in tavola un menu sulla cucina dei sardi del primo Novecento.

Un invito al ricordo suggellato anche dalla pubblicazione di un volume antologico che raccoglie una sintesi del materiale raccolto e che sarà presentato nel corso di un ciclo di sette incontri in programma a Sassari e dintorni secondo il seguente calendario: giovedì 16 dicembre alle ore 17 presso la Scuola media n. 3 di Sassari e, in contemporanea, al Cinema Teatro di Ossi; venerdì 17 alle ore 17 presso la Sala Biblioteca di Pozzomaggiore e alle 17.30 alla Sala Manno di Alghero; sabato 18 alle 17 presso il centro culturale di Cargeghe e, in contemporanea, nei locali del Montegranatico di Osilo e nella sala Angelo Diez di Su Palatu a Villanova Monteleone.

Il progetto, che si è arricchito anche della ricerca di fonti d’archivio edite e inedite sul tema della tradizione enogastronomica locale, si è avvalso della collaborazione degli alunni e docenti di una trentina di scuole medie del territorio, ed è stato curato da Giovanna Santoru con il coordinamento redazionale di Gilda D'Angelo e Alessandra Masala e la collaborazione di Francesca Porcu. «Il progetto – spiega Giovanna Santoru – è nato e maturato senza retrogusti ideologici, quanto invece con appetiti di conoscenza da sfamare soprattutto alle nuove generazioni che della storia e delle storie dell’altro ieri sapranno fare nutrimento per il domani». L’opera si inserisce infatti in un più ampio programma di recupero e tutela della memoria storica locale che ha portato la Biblioteca di Sardegna alla costituzione, nel corso dell’ultimo triennio, di una banca dati con oltre tremila testimonianze di circa duemila informatori orali.